Giuseppe venduto dai fratelli (1960).avi Dvd Rip Ita

Giuseppe è il penultimo dei dodici figli di Giacobbe, il pastore di Canaan che lo preferisce, assieme all'ultimogenito Beniamino, a tutti i fratelli maggiori, traendo così la loro ira e il loro odio. Giacobbe loda il figlio Giuseppe in quanto prediletto dal Signore, anche per la capacità di Giuseppe di interpretare i sogni. Quest'ultimo racconta al padre, in presenza di tutti i suoi fratelli, di aver sognato che i covoni dei loro fratelli si sono prostrati davanti al suo e che il sole, la luna e le stelle si sono inchinati al cospetto di Giuseppe, i fratelli udito questo iniziano ancora più a temerlo e ancora più a malsopportarlo, dal momento che Giacobbe ha regalato a Giuseppe una splendida tunica fatta dalla defunta moglie Rachele, e che lo ha posto a capo di tutti loro. Mentre gli undici fratelli sono a pascolare le greggi (il piccolo Beniamino è a casa col padre) Ruben il primogenito tenza di ribellarsi a Giuseppe, a quest'ultimo l'altro fratello Simeone scaglia un sasso e Giuseppe sviene, lo gettano in una fossa e poco dopo passano dei mercanti nomadi e vendono il povero Giuseppe come schiavo per venti sicli d'argento, strappando la sua tunica e macchiandola col sangue di un capretto per far credere al padre che fosse stati ucciso da una bestia feroce. Giuseppe viene portato schiavo in Egitto e comprato da Putifarre, l'eunuco principale del faraone, Giuseppe viene assunto come produttore di vino, il quale lo fa squisito. Putifarre e sua moglie Henet ben accolgono Giuseppe facendo di lui un amico (permetendogli di accompagnarli anche in una battuta di caccia). Una sera Putifarre invita a casa sua il faraone in persona, questo assaggiando e apprezzanto il vino fatto dallo schiavo Giuseppe ordina a Putifarre di liberarlo. Henet si innamora perdutamente di Giuseppe, ma per il rispetto a Putifarre Giuseppe giustamente la respinge, così male la prende Henet che fa credere a Putifarre di avere abusato di lei, per questo l'eunuco del faraone incarcera Giuseppe. In prigione incontra il coppiere e il panettiere del re, imprigionati perché accusati di aver tentato di avvelenare il faraone, in realtà era stato Rekmira a mettere il veleno, il cortigiano viscido e orditore. Il coppiere e il panettiere hanno avuto ognuno un sogno e lo raccontano a Giuseppe, secondo l'interpretazione di Giuseppe il coppiere sarebbe tornato al servizio del re ma il panettiere giustiziato.

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